Ecco le informazioni sul caso Paradine in formato Markdown, con i collegamenti ipertestuali agli argomenti rilevanti:
Il caso Paradine v Jane ([1647] EWHC KB J5) è un importante caso di diritto contrattuale inglese, in particolare per quanto riguarda la dottrina della frustrazione%20del%20contratto.
I fatti: Paradine citò in giudizio Jane per i canoni di locazione arretrati relativi a un immobile. Jane si difese affermando che era stato sfrattato dall'immobile a causa dell'invasione di un esercito nemico (durante la Guerra Civile Inglese), che gli aveva impedito di trarre profitto dalla terra.
La decisione: La Corte decise a favore di Paradine. Stabilì che Jane era comunque tenuto a pagare l'affitto, nonostante l'invasione. La motivazione era che quando una parte si impegna a un obbligo contrattuale, è vincolata ad adempierlo, indipendentemente dalle circostanze impreviste. Il principio si basa sull'idea che le parti dovrebbero tenere conto di tali eventualità al momento della stipula del contratto.
Importanza: Paradine v Jane è considerato un punto di riferimento per la dottrina di responsabilità contrattuale assoluta. Ha stabilito il principio che le difficoltà o le impossibilità di esecuzione non sono scuse per la mancata esecuzione degli obblighi contrattuali. Successivamente, la legge è stata modificata dalla dottrina della frustrazione%20del%20contratto, che consente la risoluzione di un contratto in determinate circostanze impreviste che rendono l'adempimento impossibile o radicalmente diverso da quanto originariamente previsto. Tuttavia, il caso Paradine v Jane rimane un importante esempio storico di come la legge contrattuale trattava inizialmente l'impossibilità di adempimento.
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